Dr.ssa MARTINA PANZIRONI
"Anche il viaggio più lungo comincia con un solo passo"
Psicologa a Roma e nell’area dei Castelli Romani per bambini, adolescenti, adulti, coppie e famiglie
Benvenuti!
Sono la dottoressa Martina Panzironi e svolgo la mia attività di Psicologa Clinica presso i miei studi privati a Roma (zona San Giovanni- zona Libia – Quartiere Africano) e nell’area dei Castelli Romani (Labico – San Cesareo – Valmontone), rivolgendo le mie competenze a:
- bambini e adolescenti
- adulti
- coppie e famiglie
Viviamo in un mondo che corre veloce e le richieste o le aspettative che provengono dall’esterno possono, a volte, sopraffare le nostre risorse. Tutti noi potremmo trovarci a sperimentare la condizione di aver necessità di un sostegno ma rintracciare il coraggio e la forza per chiedere aiuto può rivelarsi molto difficile. Anche solo capire da dove cominciare potrebbe risultare così soffocante e pesante da spingere a gettare la spugna ancora prima di fare un passo.
Io sono qui, senza giudizio, con un’occhio attento e amorevole, pronta ad ascoltare e dare parole all’inidicibile, al dolore, alla sofferenza, alla paura, riscrivendo questi vissuti con termini diversi, costruttivi, generativi.
Percorso Individuale
Bambini | Adolescenti | Adulti | Terza età
Desidero essere sicura che le mie competenze soddisfino le esigenze di chi bussa alla porta del mio studio e dunque, nel presentarmi e nel descrivere la mia area di intervento, sposo la trasparenza, la chiarezza e l’onestà.
Per questo offro una prima visita di consultazione gratuita durante la quale sarà possibile conoscersi e comprendere se sia scattata una sintonia, funzionale alla comunione di intenti.
Successivamente, se il primo colloquio conoscitivo avrà esito positivo da ambo le parti, fisseremo assieme gli obiettivi terapeutici ed discuteremo circa le aspettative del percorso terapeutico.
Qualsiasi domanda, dubbio, curiosità sulle procedure utilizzate o sui metodi proposti sono sempre ben accetti.
D’altra parte “il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza” (J.L. Borges).
